Cuore d'Inchiostro è un romanzo fantasy per ragazzi scritto da Cornelia Funke
pubblicato nel 2003 ed è il primo libro di una trilogia
che comprende anche Veleno d'inchiostro, pubblicato nel 2005,
ed un terzo volume, Alba d'inchiostro uscito nel 2008.

Il romanzo parla di una ragazza di nome Meggie la cui vita subisce un drastico
cambiamento quando scopre che suo padre, un rilegatore di nome Mortimer (detto Mo),
ha l'insolita capacità di far uscire i personaggi dai libri leggendoli ad alta voce.
Le avventure descritte portano padre e figlia in giro per l'Europa,
soprattutto in Italia, mettendoli in contatto con molti strani personaggi.

Nella trama di Cuore d'Inchiostro c'è una sorta di "romanzo nel romanzo",
in cui i diversi personaggi vivono due vite, una nel romanzo stesso ed una nel
loro libro di origine. Inizialmente, leggendo ad alta voce un romanzo
anch'esso intitolato Cuore d'Inchiostro, Ma fa "nascere" quattro personaggi:
Basta, Capricorno, Dita di Polvere e la sua martora, di nome Gwin.
Dita di Polvere, un mangiafuoco, vuole disperatamente tornare nel suo libro,
mentre Capricorno, il cattivo di entrambe le storie, assieme
(ed in seguito anche Meggie, poiché scoprirà di avere lo stesso dono del padre)
a far sorgere un mostro creato dalle ceneri delle sue vittime:
Shadow (L'Ombra), il più terrificante dei servitori di Capricorno,
nel romanzo da cui i personaggi sono usciti.

Da un altro punto di vista, Cuore d'Inchiostro è un libro che parla
dei libri e dell'amore per la lettura. Sia Meggie che Mo sono infatti
avidi lettori; Meggie porta sempre con sè i suoi libri preferiti, in una scatola
costruitale dal padre, e non mancano nel romanzo riferimenti
ad importanti opere letterarie. Oltre ai personaggi del libro
immaginario Cuore d'Inchiostro, Mo infatti fa apparire un ragazzo
di nome Farid dal libro Le mille e una notte, e dell'oro da L'Isola del Tesoro.
La lettura di Meggie evoca inoltre Campanellino, la fatina volante di Peter Pan,
ed il soldato protagonista della fiaba Il Soldatino di Stagno
di Hans Christian Andersen.